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Laboratorio per l'Informazione Geografica [L.I.GEO.] / Comune di Agerola (NA)
Redazione del Piano del Colore ex L.R. 26/2002
È consuetudine ed uso comune, soprattutto delle Amministrazioni Comunali, identificare il Piano del Colore come il "progetto" che si prefigge l’obiettivo di selezionare, più o meno coscienziosamente e correttamente, i colori che dovranno comporre la tavolozza delle possibili scelte cromatiche indirizzate alle superficie esterne degli edifici.
Il Piano del Colore, a nostro avviso, deve necessariamente considerare il tema delle coloriture dei fabbricati nell’ambito più generale della conservazione e riqualificazione delle superfici, soprattutto quando indirizzato a manufatti ubicati nei centri storici.
La metodologia perseguita è stata disciplinata, dunque, dalla volontà di rispettare i materiali costruttivi tradizionali, facendo attenzione alle appropriate compatibilità applicative tra impianto murario, intonaco e tinteggiatura dal momento che, così come testimoniano le tracce stratigrafiche del passato, non sempre gli interventi pregressi ne hanno tenuto conto.
In virtù di questo il piano del colore, o meglio il piano di conservazione delle superfici della città storica, non si è limitato alla sola elaborazione di cromie applicabili, indistintamente dalla tipologia e dallo stato di conservazione dell’intonaco, su tutte le quinte del patrimonio architettonico.
Al contrario lo scopo del piano del colore è stato quello di apprendere (attraverso ricerche di archivio e prove di laboratorio) la tradizione cromatica della città così da conservare o ripristinare le tecniche ancora leggibili di applicazione e di tinteggiatura.
In questa ottica, il piano del colore è stato interpretato come uno strumento parte integrante di un più vasto piano-Il Piano, perché questo sia possibile, dovrà comporsi di un insieme ordinato di indicazioni, norme, procedure operative, specifiche tecniche e linee guida in modo da definire gli strumenti atti a fornire gli elementi storici e scientifici per il controllo e la programmazione non solo degli interventi di tinteggiatura ma anche quelli di manutenzione, conservazione e recupero delle finiture esterne dei fabbricati.
Uno strumento così strutturato potrà anche riuscire ad assolvere il delicato compito di stimolare la sensibilità collettiva indirizzandola verso la volontà di armonizzare la crescita di una coscienza globale di tutela del territorio. Al contempo però, risulterà di basilare importanza, per garantire la sua reale efficacia nel tempo, renderlo flessibile ad eventuali modifiche ovvero, consentire la possibilità di perfezionarlo ed aggiornarlo in corso d’opera, facendo attenzione a non snaturare le linee guida che lo hanno definito poiché governate dalla priorità di salvaguardare e conservare le superfici storiche.
Sistema Informativo Territoriale a supporto del Censimento ISTAT 2001: Rilevamento del sistema stradale delle qualità edilizie e della num. civica.
Il Laboratorio per l’informazione Geografica per la Costituzione di un Sit, [pubblicazione negli atti della 5° Conferenza Nazionale Utenti ESRI (Roma, 10 -
Tale Laboratorio ha la finalità di realizzare il Sistema Informativo Territoriale, utilizzando il partner tecnologico per le connesse azioni di coordinamento, addestramento, per la scelta di software e hardware, per la realizzazione di specifiche procedure geoinformatiche e, per le parti più complesse, per la produzione diretta di servizi geografici.
Prima Fase. Toponomastica e Civici. In relazione anche al Censimento ISTAT 2001, è stata valutata la priorità di tutte le attività connesse al riordino in materia di Toponomastica e dei Civici Comunali.
Nella prima fase, dunque, il Sistema, ha acquisito i seguenti archivi:
Cartografia catastale e collegamento banche dati geocatastali con quelle censuario – amministrative, trasformazione del sistema di coordinate da Cassini Soldner a Gauss Boaga
Cartografia aerofotogrammetrica elaborata attraverso le seguenti azioni:
Toponomastica e Civici elaborata attraverso le seguenti azioni: elaborazione topologica GIS e costituzione dell'archivio contenente il grafo stradale del Comune con l'associazione della denominazione delle strade, i civici e loro elaborazione finalizzata alla creazione di chiavi univoche del numero civico per effettuare successivamente link dinamici con gli eventuali archivi gestionali esterni (anagrafe della popolazione, anagrafe edilizia, etc.).
Seconda Fase: Gestione dell'Anagrafe EdiliziaLa seconda fase ha riguardato la costituzione di archivi geoalfanumerici relativi alla catalogazione delle unità immobiliari urbane (u.i.u.) come provenienti dal censimento e classificate secondo il codice ecografico: strada + civico + interno. La integrale conoscenza di tale patrimonio, anche ai fini del conseguimento della politica di equità fiscale, è stata realizzata attraverso ulteriori azioni complesse (allineamento NCT -
Redazione del Programma Integrato di Riqualificazione Urbanistica, Edilizia ed Ambientale ex L.R. 26/2002.
Redazione dei PUA per gli Insediamenti Produttivi [PIP] relativi a 24 ambiti per una superficie territoriale complessiva pari a 196.000 mq.
Redazione Rapporto Preliminare Ambientale [art. 12 DLg.vo 4/08] relativo a PUA per gli Insediamenti Produttivi [PIP].